Bosco delle Querce

Bosco delle Querce
Parco Naturale Regionale

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In questa sezione si può trovare la storia completa corredata da immagini di archivio, partendo dalla domanda di autorizzazione del 29 novembre 1945 in cui l’ICMESA presentò al Corpo del Genio Civile di Milano la richiesta per costruire un nuovo stabilimento per la produzione di farmaceutici in un terreno di sua proprietà, ubicato nel Comune di Meda.

Passando agli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso che videro le dimensioni della fabbrica ampliarsi costantemente. Fino ad arrivare alla fatidica data dell’incidente del 10 luglio 1976 e delle sue conseguenze.

I primi interventi di bonifica hanno riguardato le zone a minor contaminazione e successivamente le aree più contaminate, che costituiscono il sedime dell’attuale Bosco delle Querce.
Inizialmente fu effettuata una verifica sugli spostamenti della diossina caduta sul terreno e il confronto tra analisi a diverse profondità negli anni 1976-77-80 accertò che il 95% della diossina depositata durante l’incidente era rimasta nei primi 25-30 cm di terreno.

L’ipotesi di conservare sul posto i residui della bonifica portò a individuare due aree di sconfinamento: la prima nel Comune di Meda, immediatamente a Nord della via Vignazzola, tra il torrente Certosa e lo svincolo della superstrada e la seconda, più grande, nel Comune di Seveso a nord del cimitero. Dopo alcuni studi preliminari, vennero predisposti i progetti esecutivi e furono realizzati tra il 1982 e il 1984.
Per la messa in sicurezza del materiale contaminato, venne adottato un sistema di quattro barriere successive tra l’inquinante e l’ambiente esterno, simile a quello messo a punto per i materiali radioattivi.

Le operazioni di bonifica avevano distrutto tutto il soprassuolo vegetale e il terreno di coltura, con l’eccezione del grande pioppo in posizione centrale, perciò la situazione di partenza era assimilabile a quella di un deserto.
Il progetto prevedeva l’impiego di piante a pronto effetto, in modo da essere visibili e apprezzabili dal pubblico in tempi in troppo lunghi, con un sesto d’impianto piuttosto largo (7m x 8m).