Seveso + 40. Un logo per raccontare un anno di iniziative legate ad una Storia unica al mondo
Quest’anno ricorrono i 40 anni dall’incidente dell’Icmesa di Meda (1976-2016), un evento che ha segnato profondamente i cittadini lombardi ma che è stato per le istituzioni un esempio di virtuosità della pubblica amministrazione che da un dramma sociale e ambientale ha saputo dare vita ad un percorso di rinascita senza precedenti.
Grazie alla sinergia dei soggetti istituzionali e della Comunità sevesina, l’incidente del 10 luglio 1976 è stato l’origine di tante esperienze positive: dal punto di vista ambientale con la creazione del Bosco delle Querce, dal punto di vista scientifico con la nascita della Fondazione Lombardia per l’Ambiente e lo sviluppo di temi innovativi sulla gestione del rischio, dal punto di vista normativo con le Direttive Europee Seveso e dal punto di vista della sicurezza con tutta la regolamentazione sulle aziende a rischio di incidente rilevante. E nel 40mo anniversario dell’incidente Icmesa è stato ideato un logo che accompagnerà un “anno speciale”, per sintetizzare una Storia lunga 40 anni “adesso”. Un simbolo che Mariagrazia Rocchetti, la grafica che ha elaborato la proposta, ha chiamato “+40svizzero” e dove si possono vedere raccontata l’origine Svizzera con il rosso, la Comunità incolpevole o quantomeno inconsapevole con il bianco, il “+” del tempo che scorre e il Bosco delle Querce con il verde che, non a caso, “colora” il tempo che passa e racconta un presente che guarda al futuro (con il parco ma non solo!). Perché a Seveso anche nei giorni più difficili non si è mai persa la speranza. Perchè Seveso è orgogliosa della sua Storia, non da “seppellire” come si pensava all’inizio ma da valorizzare e da raccontatare con un progetto “Il Ponte della Memoria” che ha visto protagonisti già a partire dal 2001 il Comune, la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Legambiente, anche attraverso il circolo locale dedicato a Laura Conti, e successivamente Regione Lombardia. Una città, Seveso, unica. Con tutte le sue contraddizioni. Le sue fatiche. Che, però non si ferma. E che, anzi, è diventata un “motore” di buone pratiche ambientali come sulla raccolta differenziata dei rifiuti dove si è superato il 75% grazie all’introduzione del sacco con microchip. Perchè a Seveso quando si è chiamati ad una sfida ci si rimbocca le maniche. E si guarda al domani. Oggi come 40 anni fa.