TRACCE DI MEMORIA AL BOSCO DELLE QUERCE
Tempo fa un cittadino di Bergamo che durante il periodo successivo all’incidente del 10 luglio 1976 aveva prestato servizio di leva a Seveso, ha chiesto alla direzione del Bosco delle Querce informazioni ed immagini legate alla sua presenza in città.
Nei giorni scorsi il sig. Prussiani ha ringraziato il Comune con queste parole: “[…] queste fotografie mi riportano indietro di 37 anni e mi fanno vedere i miei amici di naja. Chissà se magari un giorno mi invierete una mia foto nel vostro sfortunato paese in quel lontano 1976 che, nonostante la sfortuna vi abbia colpito, nei nostri confronti militari carabinieri di leva ci avete accolti come vostri concittadini […]”.
Le parole del signor Prussiani dicono molto alla nostra Comunità. Se da un lato confermano il senso profondo della capacità di accoglienza dei sevesini e delle sevesine anche durante un periodo difficile come quello del 1976, dall’altro evidenziano l’importanza della valorizzazione dell’archivio della Memoria realizzato con il “Ponte della Memoria”, il progetto che ha ricostruito la Storia dell’incidente e delle sue conseguenze e realizzato insieme a Legambiente e alla Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Un archivio “vivo”, necessario non solo per rispondere alle richieste di informazioni che periodicamente pervengono anche dall’estero e continuamente alimentato grazie alla rassegna stampa, ai nuovi filmati realizzati e/o recuperati, alle fotografie messe a disposizione dalla famiglia Volpi anche con il link presente sul sito del parco www.boscodellequerce.it. Materiale utile per le attività di educazione ambientale e per continuare ad alimentare il dialogo “senza fine tra passato e presente” che racconta l’origine del Bosco delle Querce di Seveso e Meda, parco che guarda al futuro senza mai perdere il legame con la sua Storia.